I viaggi di Soste-Digi: Düsseldorf
I Viaggi di Sostenibilità Digitale: oggi siamo a Düsseldorf
Scendo dall’aereo, piove ma decido di andare comunque a visitare Düsseldorf. Ci troviamo in Germania, e Düsseldorf è una città elegante e vivace sulle rive del Reno, nel cuore della Renania Settentrionale-Vestfalia. Prendo il treno all’aeroporto senza una meta ben precisa. Lungo il tragitto faccio un video con il telefono, gisuto per ricordare questi magnifici murales. Clicca sull’immagine per vedere lo short.

Dove scendo?
Non so dove scendere, ma sono passati circa 20 minuti e mi avevano detto che in dieci si arrivava in centro. Non sono riuscita a vedere la fermata che mi e’ stata segnalata. Così scendo dal treno e la prima immagine che ho di Düsseldorf è diversa da quella che ci si aspetta leggendo le guide. La piazza davanti alla stazione è viva e molto disordinata. Sono costretta a fermarmi per capire dove andare.

Scopro di essere a Bertha von Suttner Platz, ed e’ da qui che decido di iniziare il mio giro, a piedi, senza mappa, solo con un’idea in testa: niente itinerario classico. Voglio attraversare un pezzo di città che non sia quello da cartolina.
Düsseldorf senza meta
Camminando arrivo Ernst Schneider Platz, uno spazio aperto e geometrico, con grandi palazzi chiari e pochissima ombra. Non è un posto dove fermarsi a lungo, ma mi colpisce proprio per questo: per la sua aria da città razionale, da centro direzionale. Ci passo in mezzo come se fosse una parentesi silenziosa.

foto di Alessandra Gentili
Continuo a camminare e arrivo su Immermannstraße e sembra quasi di essere entrata in un altro mondo. Le insegne sono in giapponese, i ristoranti hanno le vetrine piene di ramen fumante, e ogni tanto spunta un supermercato dove vendono cose mai viste. Düsseldorf ha una delle comunità giapponesi più grandi d’Europa e qui si sente davvero. La gente per strada parla piano, ci sono odori nuovi, e io mi sento in una piccola Tokyo tedesca. È una parte della città che non avevo mai immaginato e che invece mi resta addosso.

Un sorprendente e geniale palazzo
Due persone mi fermano al semaforo chiedendo una informazione in tedesco. In inglese dico loro che non parlo tedesco, allora mi chiedono in inglese se so dove poter prendere il caffe’. Ma non lo so.Quella domana, pero’, mi ha fatto venire voglia di caffe’. Cosi mi fermo per qualche secondo cercando di capire se andare a destra o sinstra. Scelgo di andare dove vedo una maggiore apertura tra i palazzi. E dopo qualche decina di metri arrivo alla Königsallee, la celebre “Kö”, anche se la mia destinazione non è il viale elegante con le boutique, ma qualcosa di molto più sorprendente: il Kö-Bogen II. E’ un palazzo ma non lo sembra. La facciata è completamente coperta di piante, siepi verticali che seguono le curve dell’edificio come se la natura stesse cercando di riprendersi un po’ di spazio.
È futuristico ma anche calmo, silenzioso in un certo senso. Mi fermo davanti e guardo in alto: non sembra nemmeno cemento, sembra vivo, e percepisco che il verde non si limita alla facciata ma prosegue sul tetto. Scatto qualche foto e decido di tornare all’aeroporto……ho un volo da prendere.
La vita di tutti i giorni
E mentre torno lentamente verso la stazione, mi rendo conto che questa passeggiata mi ha raccontato un’altra Düsseldorf. Non quella delle cartoline, ma quello della vita di tutti i giorni. Scegliere un itinerario non tradizionale a volte e’ il modo migliore per capire davvero una città.
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